Giuseppe Porzio

È tra gli allenatori europei di club più titolati di tutti i tempi. Inoltre, come dimostra il suo straordinario palmarès, è tra gli sportivi italiani più vincenti di sempre. Ha vinto complessivamente, tra la carriera di giocatore ed allenatore, 45 titoli tra: Olimpiadi, Mondiali, Europei, Coppa del Mondo, 2 Giochi del Mediterraneo, 7 Coppe dei Campioni, 3 Supercoppa Europee, 1 Adriatic League, 2 Coppe Comen, 17 scudetti, 8 Coppe Italia.

Carriera da giocatore
Per 16 anni, dal 1982 al 1998, ha giocato in massima serie con il Posillipo in coppia con il fratello Franco vincendo praticamente tutto: ben 8 scudetti oltre che a 2 Coppe Campioni e una Coppe delle Coppe; con la nazionale ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi del ’92, vinto due edizioni dei Giochi del Mediterraneo nel 1991 e nel 1993, gli Europei del 1993 e il Campionato Mondiale nel 1994.

Nel libro Nel nome del padre del figlio e dello sport (finalista al premio Bancarella 2013) dedicato alle grandi famiglie dello sport italiano, il giornalista Franco Esposito definisce il giocatore Pino Porzio come “Un leader tattico, l’organizzatore della difesa. Un Beckenbauer della pallanuoto. Sapiente, tempista e determinante anche nell’altra metà della vasca, decisivo con quel suo tiro che fa male agli avversari.”

Mentre il fratello Franco afferma: “Pino sembra apparentemente riflessivo, freddo, calcolatore ma in fondo è una maschera in realtà si trattiene… Crediamo tutti e due nel gruppo, nell’unione degli uomini.”

Carriera da allenatore
Ha confermato la sua bravura anche come allenatore vincendo il scudetto nel campionato 2003-2004 e la Coppa Campioni nel 2004-2005 con il suo Posillipo per poi passare alla Pro Recco nel 2005 dove in 7 anni ha vinto 7 scudetti consecutivi, 4 Coppe Campioni, 6 coppe Italia consecutive, 3 supercoppe europee e 1 Lega Adriatica. Il 6 giugno 2012 ha dato le dimissioni da allenatore della squadra recchelina. Il 18 gennaio 2014 torna ad allenare la Pro Recco in sostituzione di Riccardo Tempestini portando la squadra a vincere di nuovo campionato e Coppa Italia. L’11 giugno rescinde il contratto venendo sostituito da Igor Milanović. In totale quindi con i biancocelesti ha vinto 8 campionati, 7 Coppe Italia, 4 Champions, 3 Supercoppe LEN e 1 Lega Adriatica.

Citando sempre “Nel nome del padre del figlio e dello sport” di Franco Esposito: “Pino Porzio il razionale, il calcolatore. Carisma, grinta, furbizia, autorevolezza… Il minore dei fratelli è uomo di parola. Sentite questa e capirete tutto. Alla piscina Scandone, dopo un’intervista radiofonica, dimentica la calottina in postazione.

“Giuseppe Porzio vince tutto, proprio tutto, da giocatore. La vittoria come un dono di natura. Una questione di dna. Napoletano lui? Pacato, riflessivo, distaccato il giusto dalle situazione, non sembra nato a Napoli. Trasmette tranquillità, è nato allenatore. In questa veste, esporta la napoletaneità. Quella buona, vera. Gioca e in acqua fa pratica da allenatore: ha la visione completa della situazione. Prende da tutti, De Crescenzo, Dennerlein, Rudic.” Dai Maestri Mino Marsili e Mino Cacace citando lo stesso Pino Porzio. “Da tecnico conquista lo scudetto in Gara-5 con il Posillipo a casa del Recco. Indimenticabile.”

“Studia il Basket, il Rugby gli fornisce spunti interessanti. <>. Lascia il Posillipo campione d’Europa e va ad allenare il Recco. Scudetti a raffiche e tante, tante euroleghe, nuova denominazione della Coppa Campioni. Autentiche razzie. Pino Porzio dominatore e dittatore a Recco, capitale mondiale della pallanuoto.